Alla fine del 1891 risale l’inaugurazione della Stazione Ferroviaria che è stata realizzata su un esteso terrapieno a destra della Fiumara proprio all’immediato confine con il centro abitato. Il 9 ottobre di quell’anno avvenne il passaggio del primo treno merci e il 18 dicembre quello del primo treno passeggeri.
La flemma dei paesi del sud è proverbiale, la flemma dei trasporti ancora di più. Una lentezza che è dovuta soprattutto a carenze infrastrutturali che ci rendono molto più distanti di qunto in effetti non siamo. A volte si ha l’impressione di essere tornati indietro nel tempo, quando prendere un treno era l’unico modo per spostarsi da un paese all’altro, viaggi, più o meno lunghi che costituivano delle ottime occasioni per riflettere, leggere, godere del paesaggio.
Il 21 marzo 2005, grazie alla volontà e al lavoro dell’Associazione Treno Barocco e dopo una trattativa che ha portato ad un accordo tra Trenitalia e l’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia, si è svolto il viaggio inaugurale del Treno Barocco del Val di Noto. Un vero e proprio viaggio nel tempo per quanti vi hanno preso parte e per quanti, ogni sabato hanno staccato un biglietto e riservato un posto.
Il treno è composto da tre carrozze storiche e da una storica locomotiva, l’ammiraglia n° 740.244 che per anni coprì la tratta Siracusa Licata ed è diventata protagonista della storia ferroviaria del sud-est della Sicilia. Il treno barocco è stato e continuerà ad essere una ottima e caratteristica occasione di rilancio di una tratta ferroviaria sottoutilizzata, contribuirà allo sviluppo turistico delle città del Distretto del Sud-Est. Una occasione per conoscere le città di Noto, Scicli, Modica e Ragusa al ritmo cadenzato di una vecchia locomotiva, con l’odor di carbone e il nero della fuliggine, la ferocia del paesaggio incorniciata in un vecchio finestrino.
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