L’economia della città e del territorio modicano è prevalentemente agricola, caratterizzata dalle importanti produzioni di olive, carrube e vari tipi di cereali. Il buon livello dell’agricoltura è, in buona parte, dovuto alla intensa attività di generazioni di contadini che hanno cercato di sfruttare al massimo la coltivabilità dei terreni strappandoli alle montagne e alle rocce.
Il disboscamento, lo spietramento di interi territori, la creazione delle cosiddette “lenze” ( ripiani sui fianchi delle colline), la creazione di zone irrigue hanno permesso di raggiungere un buon livello di produzione e un’agricoltura non più di sostegno ma di mercato. Le aree collinari sono coltivate a olivi e carrube per le quali la provincia rappresenta il 70% della produzione nazionale.
Importantissima la zona pianeggiante della Valle dell’Ippari per la produzione di primaticci (pomodori, zucchine, melanzane), prodotti ortofrutticoli a rapida maturazione, per la distribuzione dei quali si può contare sull’attività del vicino mercato di Vittoria, uno tra i più importanti a livello nazionale. Fondamentale è la coltivazione in serre, soprattutto nelle zone costiere.
Negli ultimi anni si è anche assistito al potenziamento delle strutture tecniche e commerciali, di mercati e vie di comunicazione, di aziende zootecniche e ortofrutticole. Un sostegno importante all’economia è fornito dall’allevamento, quello bovino in particolare: la razza modicana è altamente stimata sia per la notevole resistenza alle inconvenienze climatiche sia per la eccellente qualità della sua carne e del suo latte.
Tali attività sono sostenute dalla presenza, sul territorio, di un gran numero di industrie che lavorano e commercializzano i prodotti agricoli: molini, frantoi, industrie che lavorano il caffè (poi tostato e miscelato) e la carruba. La valorizzazione e il rafforzamento della commercializzazione nazionale e internazionale avviene attraverso la ricorrenza di iniziative promozianali (iniziative enologiche ed agroalimentari, sagre e festività religiose) rivolte ad un territorio, quello del sud-est, che si sta imponendo come spazio privilegiato nell’agroalimentare di qualità.
Un settore ben avviato e con una produzione non indifferente è l’avicoltura. Le galline delle moderne aziende modicane del settore producono ogni giorno 800.000 uova equivalenti al fabbisogno gionaliero dell’intera regione.
L’artigianato e la produzione dolciaria completano un quadro positivo nonostante la difficoltà nel raggiungiungere i grandi mercati per le difficoltà nei collegamenti.
L’industria si basa quasi esclusivamente sulla lavorazione della pietra, sulla produzione dell’asfalto e sull’estrazione e la lavorazione della pietra pece che viene utilizzata per la realizzazione di mattoni da pavimentazione e da costruzione, sull’estrazione del petrolio, un fenomeno che è però andato scemando dopo la grande febbre dell’oro nero negli anni Sessanta.
L’ultimo decennio ha, infine, visto una crescita considerevole delle attività commerciali di piccole e medie dimensioni soprattutto grazie allo sviluppo di un Polo commerciale che raccoglie ogni sorta di aziende e negozi: tessile, elettrico ed elettronico, importanti concessionarie automobilistiche, abbigliamento.
Il settore maggiormente in espansione nell’ultimo periodo è, tuttavia, il turismo. Sono sorte strutture alberghiere e ricettive, la cui assenza, fino a ieri, costituiva un vero ostacolo per un pieno sfruttamento del settore. La storia e l’arte dei centri principali della provincia (Ragusa, Modica e Scicli), gli importanti siti archeologici di Cava d’Ispica, Kaucana e Kamarina, la tranquillità e l’aria fresca e salubre della campagna e delle zone di collina, il mare con uno dei litorali più belli della penisola fanno del turismo una vera e propria risorsa e la carta più importante da giocare in futuro.
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